l campanile della Basilica di San Lorenzo è stata oggetto di un importante intervento di restauro diretto dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Firenze.
La Frosini Pietre si è occupata della realizzazione dei ventiquattro nuovi balaustrini di Pietraforte in sostituzione di quelli ammalorati. La fase di rilievo dell’esistente è il punto di partenza per la conoscenza del manufatto realizzati.
Ecco alcune note tecniche sulla Pietraforte, l’arenaria che con la Pietra Macigno (Pietra Serena) ha caratterizzato e caratterizza l’architettura storica fiorentina fin dal XIV secolo.
Descrizione geologica: roccia sedimentaria torbiditica appartenente alla omonima formazione facente parte del Supergruppo della Calvana (Liguridi esterne);
Colore: dal grigio azzurrognolo al bruno, con vene di calcite; tende a tonalità ocra per alterazione chimica degli ossidi di ferro.
Età: Cretaceo superiore, circa 150 milioni di anni fa
Caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua a pressione atmosferica: | 0,80% |
Massa volumica apparente: | 2,74 kg/m3 |
Porosità aperta: | 1,40% |
Resistenza a flessione con carico concentrato: | 32 MPa |
Resistenza a compressione: | 198 MPa |
Resistenza allo scivolamento: | 38 USRV |
Gelività UNI6506: | non geliva |
La Pietraforte è un’arenaria litica con cemento carbonatico a grana fine, dotata di ottima resistenza agli agenti atmosferici.
Tra gli esempi più rinomati di edifici realizzati in Pietraforte, tutti insistenti nel tessuto del centro antico di Firenze, spiccano, tra gli altri: Palazzo Vecchio, Palazzo Medici-Riccardi, Palazzo Strozzi Palazzo Pitti, Palazzo Rucellai, Loggia dei Lanzi, la Biblioteca Nazionale e le chiese di S. Remigio, di S. Maria Maggiore, di S. Lorenzo, S. Gaetano, Orsanmichele e la facciata di S. Trinita.